martedì 7 giugno 2011

Amore proverbiale

Mi è salito su un altro dubbio per quel che riguarda i modi di dire. Sono sempre più persuaso del fatto che di periodo in periodo il tirare l'acqua al proprio mulino sia la moda di questo o quel gruppo sociale.
Va bene, sono stato contorto. Ora mi spiego, come il classico tovagliolo sulla tavola, rotonda.
Per esempio "donna nana, tutta tana", quando l'orgoglio dei bassi... ok, politically correct, dei diversamente alti la fa da padrone. Quindi "donna alta, liscia come una Barbie"? Per non restare indietro, in Liguria i nanetti maschi hanno coniato l'analogo (parola che non significa "discorso sulle terga"): "Omo pecìn, tuttu belìn" che anche nel resto d'Italia non necessita di traduzione. I più tecnici hanno ridotto questo detto alla "regola della L" dove l'altezza è inversamente proporzionale alle dimensioni del pene. Si, ho detto pene, ma sono solo un ambasciator (e quindi piatto cone Ken, il compagno di Barbie. Ma etero come Big Jim).
Quello che però mi fa più specie è la palese discordanza tra "chi si somiglia si piglia" (rima italiana del tutto opinabile) e "gli opposti si attraggono"... Quasi a voler dire che "insomma quello che ti capita va sempre bene", da non star lì a chiedersi "ma è quella giusta, non è quella giusta" è il "principe azzurro", "è il cavaliere nero", "è bianca neve" e via, arrestati per spaccio.
Io sono conscio che là fuori ci sia la mia anima gemella, cioé gemella... magari non uguale uguale a me, spero almeno che abbia i capelli e che al massimo se li tagli per scelta... per le tette invece potremo anche somigliarci. In ogni caso non credo molto nel detto "chi dice donna, dice danno" più che altro sono dell'avviso che "anche se dici donne, non te la danno".

ll piacere

Raccogliere un fiore e sentirne il profumo, guardandoti negli occhi. Il piacere delle piccole cose.
Tenerti abbracciata cingendoti alle spalle e insieme guardare le onde del mare mosse dal vento disegnare motivi diversi sul bagnasciuga. Il piacere delle piccole cose.
Guardarti dormire  con il viso rilassato di chi si sente protetta e soffermarmi sui tuoi lineamenti delicati incredulo di poterti avere accanto. E' il piacere delle piccole cose.
Fare le facce più strane, farti il solletico, raccontarti le storie, solo per vederti sorridere perché quando lo fai il tuo viso si illumina e come un piccolo sole mi scalda la giornata. E' il piacere delle piccole cose.
Cara, non per sminuire le mie doti amatorie, ma è meglio che ti ci abitui.